4Wtv2

domenica 7 giugno 2015

'COESIONE SOCIALE' PROMOSSA DA MAURIZIO LANDINI UNA PURA COINCIDENZA CON LA SUA NASCITA

UNA PURA COINCIDENZA CON LA NASCITA DELLA "COESIONE SOCIALE" PROMOSSA DA MAURIZIO LANDINI

Il contenuto della lettera che pubblichiamo mette in chiaro quale deve (non dovrebbe) essere il rapporto che segnatamente il Partito "Democratico" dovrebbe avere con i cittadini, per i quali in questa legislatura ha responsabilità di governo e che sono, tutti, suoi potenziali elettori.
E' significativo che queste indicazioni vengano tratte da una lettura rigorosa di norme della nostra Costituzione, che hanno forza cogente e che invece rimangono inapplicate e spesso presentate come utopiche esercitazioni retoriche.

L'autore della lettera, propone al Partito "Democratico" di assumere un volto nuovo e una nuova politica, coerenti con la lettera e lo spirito della Carta costituzionale.
Aggiungo l'auspicio che i vertici del PD ne sappiano cogliere l'opportunità, anche in funzione della nuova dimensione della partecipazione dei cittadini alla politica e alla vita della Nazione, che si annuncia con l'odierna nascita della "Coesione Sociale", promossa da Maurizio Landini.

Pietro Ciriminna, è l'autore della lettera di cui postiamo il testo integrale inviata al nostro blog:

'Nonostante quello che si dice e quello che succede, c'e in giro molta fiducia e milioni di persone sono ancora disposte a scommettere sulla potenzialità del PD di instaurare una vera politica “di sinistra”.
E' triste dovere constatare che questa fiducia è ancorata alla visione di ognuno di noi di quello che dovrebbe o dovrà essere il Partito Democratico: un partito per il quale il valore offerto ai suoi sostenitori e/o elettori ,di "Partito Democratico", corrisponda al valore che la costituzione Italiana riconosce e assegna all'aggettivo "democratico" . Tale valore é attualmente disconosciuto nel governo della cosa pubblica, e confuso con la prevalenza delle scelte della maggioranza nelle assemblee, da quelle parlamentari a quelle condominiali, o in occasione delle spartizioni delle posizioni di potere, volgarmente chiamate "poltrone".
Eppure il progetto che disegna la struttura e il funzionamento delle nostre istruzioni parla chiaro nello stabilire la centralità e la sovranità del popolo.

La nostra Costituzione ci dice chiaramente come deve essere utilizzato il mandato parlamentare. Tale mandato obbliga chiunque sia chiamato ad esercitarlo ad adoperarlo per l'attuazione del comando espresso nell'art. 3, comma 2, della Costituzione Italiana:“È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l'effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all'organizzazione politica, economica e sociale del Paese. “
Va osservato, che questo dettato costituzionale forma il corollario degli enunciati contenuti nelle norme che lo precedono e che con la forza cogente delle norme di rango costituzionale (e non con sterili enunciazioni retoriche), sancisce la sovranità del popolo e l'esercizio di tale potere mediante i suoi rappresentanti in parlamento e negli altri organismi legiferanti.

Già la parola Repubblica significa che tutto quanto viene governato dagli apparati statali (lo Stato, invece siamo noi) appartiene al popolo, ma la norma che stabilisce che il popolo ne ha la sovranità serve a ribadire che quelli che lo rappresentano sono stati chiamati per eseguire la sua volontà e per governare le istituzioni. Queste debbono essere governate per ”rimuovere gi ostacoli di ordine economico e sociale...” e per tutte le altre finalità indicate nel citato art. 3 Cost.
Il mandato elettorale viene invece usato generalmente per autoattribuirsi spropositati privilegi, compensi e vitalizi abnormi e in questo i parlamentari PD hanno la loro parte di responsabilità. Quando anche tutto questo fosse stato deciso dalla maggioranza di destra, i parlamentari PD e gli altri che si dicono di sinistra, avrebbero potuto prendesi una clamorosa rivincita, rinunciando ai vantaggi, che invece hanno incassato volentieri, seppure facendo la faccia dispiaciuta.

Ma quello che fa rabbia è che non sono pochi i parlamentari PD che hanno interpretato e usato il mandato parlamentare per raggiungere posizioni di potere da utilizzare per mettere in atto collusioni con i sistemi affaristici politico-mafiosi.
Mi augurerei che fossero affermazioni che si usano per generare discredito e invece tutto questo è inverosimilmente vero e appartiene alla realtà di continui scandali che non scandalizzano nessuno. Siamo tristemente assuefatti e gridare allo scandalo non serve più a niente.
MARIO LANDINI E 'COESIONE SOCIALE'
CARTA COSTITUZIONALE
Ma conseguenza non meno grave delle accennate connivenze e dell'incuria per i problemi economici del Paese e della gente sono i scandalosi livelli di disaffezione della gente in un partito che dovrebbe porsi come obiettivo la difesa degli interessi e della qualità della vita dei propri elettori. Altrettanto scandaloso si rivela l'altissimo livello di astensione dal voto, che scandalosamente non preoccupa i vertici del partito, preoccupati di vincere comunque le elezioni, piuttosto che allargare la base dei consensi e dare maggiore stabilità e continuità nell'azione di governo, ed affrancarsi dai condizionamenti derivanti da alleanze instabili.

E' tempo di rottamare le connivenze con i malfattori di qualsiasi tipo e appartenenza, ma é anche tempo di rottamare l'inerzia e l'indifferenza riguardo ai problemi concreti e prioritari dell'azione politica.
Occorre fare pulizia nel partito, ma non basta. Bisogna ripartire dall'ABC, cioè dall'assumere come connotazione del PD la concreta e completa osservanza degli elementi fondamentali del patto sociale che ci lega, che sono contenuti nei primi tre articoli della Costituzione Italiana.
Credo di avere espresso senza reticenze la grande rabbia di tutti quelli che sostengono il PD, nonostante tutto, riconoscendogli la potenzialità di autoriformarsi e di crescere.'

Pietro Ciriminna

Nessun commento:

Posta un commento