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martedì 2 giugno 2015

PENSIONI: GOVERNO PROTEGGE CON CONGELAMENTO SVALUTAZIONE CONTRIBUTI 2015

Nel decreto legge 65/2015 una norma in materiale previdenziale prevede che il Pil negativo non potrà influire sull'importo della pensione di conseguenza chi andrà in pensione quest'anno e chi andrà nei prossimi anni avrà una protezione per quanto riguarda lo svalutarsi del montante contributivo anche se l'economia sarà stagnante, questo grazie alla sentenza della Consulta che ha bocciato una norma, dichiarata illegittima e incostituzionale, della Legge Fornero che bloccava l'adeguamento delle pensioni e come si suol dire si chiude la stalla quando i buoi sono già scappati da diverso tempo!

La precisazione arriva direttamente dal governo: il Pil nonostante avrà o avesse in futuro, per sfortuna, un valore negativo non inciderà sulle pensioni in liquidazione partendo dal 2015 di conseguenza l'Inps non procederà ad alcuna rivalutazione dei contributi accreditati ed i pensionati sono al sicuro dalla svalutazione che comunque avrebbero fatto perdere loro circa 20 euro per ogni 10 mila euro di montante maturato.


Attenzione a quanto la disposizione introdotta dal Governo prevede, Pensioni Oggi lo spiega chiaramente in un suo articolo e come dimostra la tavola posta su: il tasso congelato quest'anno venga recuperato sulle rivalutazioni successive. Pertanto se per l'anno 2015 il coefficiente di rivalutazione da applicare è posto pari a 1 in luogo di un valore inferiore a 1 (0,998073), nel 2016 il coefficiente annuo di capitalizzazione che sarebbe risultato, prima dell'entrata in vigore della norma, pari a 1,005331 viene rideterminato in 1,003394, per effetto del recupero nella procedura di sterilizzazione di un tasso annuo di capitalizzazione negativo.

Fonte: PensioniOggi

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