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mercoledì 10 giugno 2015

PENSIONI: OPZIONE DONNA ENTRO OTTOBRE IL TAR DECIDERA' SUL RICORSO PRESENTATO

Il Comitato Opzione Donna guidato da Dianella Maroni considerato che l'Esecutivo non ha mai dato luogo a precedere alle pressanti e continue richieste per trovare la soluzione in via amministrativa sull'interpretazione data dall'Inps riguardante il tema dei termini per poter usufruire del regime sperimentale  opzione donna introdotto dalla legge Maroni 243/2004 e intoccata dalla legge Fornero 2011, ha intrapreso in primavera il percorso giudiziale presentando al Tar Laziale un ricorso sia verso l'Inps sia verso il Ministero del Lavoro per dirimere la questione una volta per tutte.

Il regime sperimentale Opzione Donna, si rammenta, permette alle lavoratrici autonome o dipendenti anche del pubblico impiego di uscire dal lavoro a 57 anni mentre per le autonome a 58 e con 35 anni di contribuzione aderendo al ricalcolo del vitalizio pensionistico con il metodo contributivo, una struttura previdenziale che scade al 31 dicembre 2015 ma l'Istituto Nazionale Previdenza Sociale ha pensato bene, con le Circolari 35 e 37 del 14 marzo scorso, di accorciare 'occultamente' e indicare tale data che doveva essere intesa quale termine del raggiungimento della prestazione pensionistica, addizionando i tre mesi per la speranza di vita, con un gioco sottile di finestra aperta che aggiungono 12 mesi e 3 mesi di speranza di vita, un gioco che alle lavoratrici sarebbe costato un anno in più di quanto preventivato dalla legge 234/04 dove non si riscontra questa tipo di contrazioni.

6 OTTOBRE PRIMA UDIENZA TAR OPZIONE DONNA
OPZIONE DONNA
Il Comitato Opzione Donna ha preso posizione ben netta impugnando le due circolari dell'Inps ed ha deciso con l'ausilio delle sue iscritte che hanno aderito in massa e la consulenza legale di attivare una Class Action, presentando il tutto al Tar Laziale per avere una giusta e chiara sentenza sulla loro questione ed infatti il 6 ottobre prossimo ci sarà la prima udienza e successivamente, il Tar si pronuncerà dopo pochi giorni, se l'annullamento, sperato dal Comitato Opzione Donna, eliminerà le Circolari si aprirà finalmente la strada per tutte le lavoratrici che hanno maturato i requisiti di legge entro il 31 dicembre 2015, un vantaggio anche perché la soluzione sarebbe al di fuori di un intervento sulla flessibilità in uscita che tra l'altro è in programma per fine anno ma per ora solo a proposte e a parole ma senza certezze poiché sembra proprio una decisione difficile da prendere da parte dell'Esecutivo, come del resto sembra tutto difficile quanto riguarda le questioni previdenziali rimaste in sospeso che vengono tirate fuori solo se in ballo ci sono elezioni amministrative come si è visto sia alle elezioni Ue che belle ultime elezioni del 31 maggio!

Fonte: Pensioni Oggi

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