Sergio Mattarella sui migranti
'Insegnare ai migranti la lingua italiana, più impegno. Credo che dovremmo essere più impegnati nel promuovere e assicurare la conoscenza della nostra lingua agli immigrati che si insediano nel nostro Paese, ma anche nei Paesi più vicini, in particolare nei Balcani e nella sponda Sud del Mediterraneo, dove l'insegnamento dell'italiano può diventare strumento di pace, amicizia e collaborazione'.
La lingua Italiana secondo il Presidente della Repubblica in questi casi può essere: 'Veicolo di integrazione tra i cittadini e le comunità di immigrati che si sono insediate nei nostri territori'.
La conoscenza continua Mattarella: 'Abbatte i muri, previene la formazione di ghetti culturali e linguistici, e il confronto con le risorse impiegate da altri Paesi europei per promuovere la propria lingua fa capire quanto sarebbe necessario un impegno finanziario maggiore da parte dello Stato. Ma non è solo questione di fondi, servono idee, entusiasmo nelle proposte'.
Poi parla dell'Expo
'Nel mondo vi è un forte desiderio di Italia, lo ha dimostrato Expo, una scommessa riuscita malgrado tante iniziali perplessità. La percezione che si ha dell’Italia all’estero è migliore di quella che avvertiamo noi italiani. Siamo a Milano, luogo di Expo: pensiamo solo a quanto nel settore agroalimentare l’Italia ha dato e continuerà a dare. La migliore risposta al fast food e al cibo uniforme è stata la creazione questo significa che il genio e la creatività sono una risposta efficace al rischio di omologazione'.
Conclude il Presidente della Repubblica: 'Il genio italico ha saputo crescere ed affermarsi anche in tempi di sofferenza e difficoltà, e questo deve essere motivo di orgoglio e insegnamento'.
Fonte Ansa
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