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lunedì 16 novembre 2015

TERRORISMO: DIETROFRONT ITALIA? GOVERNO RENZI POCHE IDEE E TUTTE CONFUSE

Fino a pochi giorni fa la linea dettata dal Governo Renzi era quella del dialogo contro il terrorismo, ora dopo le ultime vicende accadute in Francia potrebbe esserci un dietrofront da parte dell'Italia sulle strategie da applicare per sconfiggere il terrorismo. Potrebbe, si usa il condizionale perchè ancora il Governo Renzi non ha una chiara idea su come affrontare la questione terrorismo, un giorno dice che bisogna dialogare, un giorno dopo un suo Ministro dichiara che : 'Bombardare non è più un tabù, la Jihad non vincerà' dunque tanta confusione e poche idee.

Stando a quanto dichiarato dal Ministro della Difesa, Roberta Minotti, Bombardare non è più un tabù, e se nel caso ce ne fosse bisogno l'Italia non si farebbe trovare impreparata.  Il Premier Renzi dice una cosa, un suo Ministro ne dice un'altra, a Palazzo Chigi giocano a carte?

Ecco cosa dice il Ministro in un intervista rilasciata al Messaggero: 'A oggi, non abbiamo deciso. Decideremo insieme al Parlamento. Occorre la condivisione, il coinvolgimento di tutte le forze politiche. È anche questo il senso dell'incontro di sabato sera a Palazzo Chigi con tutti i capigruppo'.

MINISTRO DELLA DIFESA ROBERTA PINOTTINon esclude un'azione militare Italiana: 'Tutto il paese deve sentirsi unito come in passato negli anni di piombo, in questa sfida terribile del terrorismo. Se l'alleanza di cui facciamo parte decide che quello è l'elemento più utile per mettere in sicurezza la popolazione irachena, i bambini, le donne, i vecchi, e distruggere i depositi di munizioni, può essere uno strumento.Non è un tabù e non è detto che in futuro non lo riterremo necessario'. Continuando: 'L’Italia, con i nostri uomini, i nostri soldati, i nostri carabinieri, sta già facendo una parte importante contro l’Isis, nemico dell’umanità. Al momento non è previsto un intervento di questo tipo. In passato, lo ricordo, ci sono state occasioni in cui l’Italia insieme agli alleati ha deciso che bisognava bombardare: in Jugoslavia, nel Golfo…'.

Inoltre sempre il Ministro non esclude che tra i migranti approdati in Italia possono esserci degli infiltrati: 'Non abbiamo certezze, ma la vigilanza dev'essere totale, nessuno può escludere che anche tra i profughi possano infiltrarsi dei terroristi. Anche per questo abbiamo elevato l'allerta, che adesso prevede tempi molto più rapidi per l'attivazione di tutte le strutture di sicurezza. Abbiamo messo a punto protocolli di sicurezza per cui, in caso di minacce, le forze dell'ordine e di sicurezza sanno immediatamente cosa fare, come intervenire insieme alle forze speciali'.

Fonte Il Messaggero.

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