Se per circa 4 milioni di pensionati arriva la pillolina dell'una tantum 'bonus Poletti' varata dal decreto legge dal Consiglio dei Ministri ieri 18 maggio relativa al reintegro dell'adeguamento pensioni dovuto dallo Stato per la bocciatura del blocco perequazione pensioni grazie ad una norma illegittima e incostituzionale della legge Fornero, per circa un altro milione di pensionati la cosa non è andata propriamente a genio nell'essere esclusi da questo reintegro, questa platea fa parte di coloro che percepiscono più di 3.200 euro lordi mensili e intendono dare battaglia al governo, mentre dall'Unione Europea arriva il benestare per l'impegno verso i target di bilancio compresi nella legge di stabilità 2015.
L'Unione europea, tramite la Commissione, '
accoglie con favore l'impegno del governo di mantenere i target di bilancio inseriti nella legge di stabilità 2015' e rapportandosi al ddl sui rimborsi dopo la sentenza della Consulta sugli adeguamenti '
lascia invariato il giudizio sul programma di stabilità, basato sulle stime economiche di primavera' e con questa nota odierna arrivata da Bruxelles è stato promosso il provvedimento '
bonus Poletti' che tappa e ricuce il blocco alle pensioni ma comunque riservandosi di produrre un giudizio definitivo quando il ddl ufficiale sarà reso disponibile.
Giuliano Poletti, ministro del Welfare, ha così commentato sul decreto alla fine di un evento in Expo Milano a Rho: '
Abbiamo cercato di corrispondere a ciò che la sentenza della Corte ci chiede e dall'altra parte alla tenuta della finanza pubblica e alla necessità di un'equità. Abbiamo cercato di contemperare queste esigenze'. 'Non mi aspettavo la sentenza, però la Corte evidentemente ha fatto le sue valutazioni e considerazioni. E quando la Corte prende le sue decisioni non c'è da fare commenti, bisogna ottemperare. Per altro la stessa sentenza ipotizzava che potevano essere adottate soluzioni diverse e, a quel punto, non possono competere che al governo e al Parlamento'.
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GIULIANO POLETTI |
Poletti ha poi soggiunto alla sua dichiarazione una spiegazione per quanto riguarda l'applicazione e le eventuali contromisure che potrebbero creare dei problemi: '
La piena applicazione della sentenza senza contromisure di nessun tipo avrebbe sicuramente prodotto dei forti problemi su questo versante. Come ha detto Padoan ieri avremmo interrotto la strada del rientro del debito e avremmo avuto il problema di una manovra economica inevitabile». Invece «abbiamo scelto di non andare su quella strada e di ottemperare alla sentenza della Corte minimizzando i costi della finanza pubblica». Ma, ha concluso Poletti, «è chiaro che tenere insieme queste cose ti porta a prendere decisioni condivise per qualcuno e insoddisfacenti per altri ma quando decidi sai che avrai dei consensi e dei dissensi'; inoltre il ministro ha chiarito un altro punto cruciale, quello di eventuali
ricorsi che '
dovrebbero partire da un punto di vista diverso che è il nuovo decreto' e che: '
legittimamente ogni cittadino ha titolo di ricorrere quando reputa di avere un diritto leso'.
Fonte: IlSole24Ore
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