Nella nota dei consumatori si legge: 'il decreto vale per il futuro, ma non cancella i diritti acquisiti dai pensionati nel passato, e la sentenza della Consulta interessa proprio le pensioni pregresse per le quali è ampiamente legittimo proporre ricorso"; Codacons aveva già avviato nei giorni scorsi una Class Action a cui hanno aderito oltre 5000 pensionati quindi questa sentenza ha un valore di enorme importanza, di fatto è stata presentata una diffida sia all'Inps che al Ministero del Lavoro; la bocciatura dell'adeguamento del biennio 2012-2013 si legge nella nota ha danneggiato circa 4 milioni di pensionati che hanno percepito vitalizi pensionistici superiori ai 1.400 euro mensili lordi e che dovrebbero ricevere in restituzione una somma pari a migliaia di euro e non le elemosine elargite come da decreto legge 65/2015 varato il 21 maggio dal governo Renzi in fretta e furia, quasi con compiacenza prima delle elezioni amministrative che ci sono state a fine maggio.
CORTE COSTITUZIONALE |
Carlo Rienzi ha tenuto a sottolineare nei giorni scorsi: 'non accetteremo “magheggi” da parte dell’esecutivo. L’INPS deve attuare immediatamente la sentenza, e per questo abbiamo presentato una formale diffida all’Istituto pensionistico, che deve avviare nuovi conteggi sulle somme da restituire ai pensionati e accreditarle già nel prossimo assegno (comprensive di interessi legali e rivalutazione). La lesione dei diritti di chi, pur avendo lavorato e contribuito a determinare la propria pensione, ha subito una lesione dei propri diritti patrimoniali riconosciuta dalla Consulta, non può essere accettata'.
A questo punto il governo Renzi dovrà fare i conti con una marea di ricorsi che invaderanno a breve Palazzo Chigi anche se i vari esponenti politici sostengono di essere tranquilli e in norma con la sentenza della Corte Costituzionale ma a ben vedere tanto in norma non possono essere se i Tribunali danno esiti positivi ai ricorsi fatti per questa questione e di conseguenza il decreto legge varato è stato un ulteriore errore sul madornale errore fatto dalla Legge Fornero 2011, i cui responsabili però non pagheranno un solo euro per la loro incapacità e incompetenza con tanto di laurea bocconiana.
Fonte: PensioniOggi
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