In una nota Baretta chiarisce il suo punto di vista in una nota informativa: 'Il passaggio al solo metodo contributivo per il pagamento delle pensioni, anche di quelle in essere, non potrà garantire da solo quella flessibilità che il Governo intende concedere a partire dal prossimo anno'- 'il ricalcolo delle pensioni con il sistema contributivo in cambio di un anticipo dell'età pensionabile è sostenibile solo per gli assegni più elevati. Se applicassimo tale principio su tutte le prestazioni, anche quelle più basse, arriveremmo all'illogica conclusione di erogare pensioni a malapena superiori alla pensione sociale. Un risultato iniquo ed ingiusto perché daremmo lo stesso importo economico corrisposto a chi non ha mai versato contributi previdenziali, cioè che non ha mai lavorato.'
PIER PAOLO BARETTA |
Da queste parole si capisce che condivide e difende la tesi della flessibilità in uscita appoggiando in pieno Cesare Damiano con la sua proposta di legge e anche una buona parte del Pd, come non difende per nulla la tesi del ricalcolo contributivo per le pensioni in essere,sempre sulla stessa lunghezza d'onda con il presidente della Commissione Lavoro e ne spiega le ragione: 'L'opzione al contributivo non prevede quella gradualità che cerchiamo di riconoscere nella nostra proposta, un progetto che ha anche l'indubbio vantaggio di essere più chiaro per tutti: se esci a 62 anni prendi una riduzione dell'8% sull'assegno previdenziale; se esci a 63 anni la penalità sarà minore e man mano si ridurrà sino ad azzerarsi completamente all'età di 66 anni. Quando si parla di flessibilità al prezzo di una penalità è questa l'ipotesi da cui si deve partire'.
Immediata la replica di Cesare Damiano che non risponde solo a Pier Paolo Berretta ma anche in modo non diretto al Presidente dell'Inps Tito Boeri con il quale non si trova d'accordo per il calcolo contributivo sulle pensioni in essere ed esprime ancora una volta la sua tesi, sottolineando il problema dell'opzione donna e degli esodati, nodi ancora da risolvere: 'Ha ragione Poletti: il ricalcolo delle pensioni con il contributivo, come qualcuno vorrebbe proporre, non è sensato' e afferma di apprezzare invece l'opera del Presidente Inps per 'la ricerca di trasparenza che sta conducendo l'Inps' (intende operazione Porte Aperte), ma «vorremmo che l'istituto dedicasse un po' di tempo per risolvere il problema dell'"opzione donna", delle ricongiunzioni onerose e quello del mistero del numero degli esodati non ancora salvaguardati', un chiaro messaggio affinché si risolva l'eterna e infinita questione del regime sperimentale Opzione donna e la drammatica vicenda degli esodati che attendono una risposta al loro problema.
Fonte PensioniOggi
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