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lunedì 18 maggio 2015

RIMBORSO PENSIONI:BONUS FINO A 750 EURO MA SI TRATTA DI UNA TANTUM! FATTA LA LEGGE TROVATO L'INGANNO!

Dopo tante polemiche e vespai sollevati dalla sentenza della Corte Costituzionale riguardante la bocciatura della norma anticostituzionale e illegittima della Legge Fornero 2011 che bloccava l'adeguamento delle pensioni, sembra che finalmente il decreto legge metta un po di chiarezza sui termini del rimborso e dei tempi di erogazione, ma attenzione si tratta di una tantum quindi un bonus che sarà percepito da circa 4,2 milioni di pensionati.

Il bonus una tantum per assegni fino a 1.700 euro lordi sarà di 750 euro, per quelli di 2.200 euro lordi di euro 450 ed infine per quelli da 2.700 euro lodi il bonus sarà di 278 euro, ecco le cifre che il premier Renzi ha indicato al termine del Cdm dove si è discusso in mattinata la misura per dare una risposta concreta alla Consulta sul blocco dell'adeguamento delle pensioni biennio 2012-2013, e nessuna garanzia è stata data per rimborsi dai 3 mila ai 3.200 euro lordi al mese, in pratica si può senz'altro dire che 'l'elemosina' elargita con così tanta bonarietà dal governo si ferma qui.

Al bonus si dovranno comunque sommare: 180 euro ogni anno in più per vitalizi da 1.700 euro, 99 euro per vitalizi da 2.200 euro e 60 euro da 2.700 e si ferma qui il registro degli arretrati perchè per gli assegni superiori a 3.200 non vi è nulla, da tenere presente comunque che questi incrementi cambieranno nuovamente con la prossima legge di stabilità; il ministro all'Economia, Pier Carlo Padoan ha posto queste fasce saranno di fatto poi oggetto di una re-indicizzazione dal 2016 ed anche in questo caso con livelli differenti.
Si riconferma comunque la tesi già prospettata nei giorni passati che i pensionati coinvolti in questa situazione vedranno molto meno di quanto si aspettavamo dopo la decisione della Consulta quindi nessun vantaggio per vitalizi superiori a 3.200 euro mensili mentre chi ha un vitalizio compreso tra i 1450 euro e i 3200 la restituzione in pratica degli arretrati si aggira ed oscilla tra il 20% ed il 5% del dovuto.

UNA TANTUM?  UNA BEFFA PER I PENSIONATI
MATTEO RENZI
Sembra ci sia una apertura da parte del premier Renzi verso la tematica previdenziale a partire dalla fine anno con la legge di stabilità, infatti ha dichiarato: 'Le normative del passato sono intervenute in modo troppo rigido", anticipando una maggiore flessibilità in uscita e "dare un pò più di spazio" a chi vuole andare in pensione prima rinunciando a parte dell'assegno.', e qui ci si impone una domanda logica: ma perché il premier ha rotto l'indugio e il silenzio assoluto su questo tema che fino ad ieri non sembrava interessargli più di tanto?
Semplice: deve recuperare voti per le prossime elezioni amministrative che si terranno in alcune delle regioni italiane e considerando che in sondaggi indicano una perdita di voti sta cercando in qualche modo un cavallo di Troia per recuperarli!

Ma tornando al discorso della restituzione all'interno del provvedimento si apprende anche la notizia che ci sarà l'avvio dal 1° giugno delle pensioni e la pulizia dell'effetto recessione sul calcolo del montante, infatti l'importo è rivalutato annualmente con il coefficiente legato all'asticella del Pil e considerata la recente situazione economica italiana è proprio sotto zero, situazione da rimettere in sesto perché significherebbe l'erosione di quanto versato dai contribuenti fino ad ora.

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