La vicenda dei contenuti poco chiari
Roberto Berardi detenuto da oltre due anni nel carcere in Guinea, arrestato e condannato per truffa e appropriazione indebita, era in affari con il figlio del Presidente della Guniea,Teodoro Obaing Nguema Mbasogo. In questi anni di detenzione l'imprenditore temeva fortemente per la propria vita, tant'è che nel febbraio del 2014 l'uomo fece ricapitare un video chock alla redazione del tg1, un video dove si vedevano le condizioni disumane della sua detenzione, con frustate, sivizie e lividi evidenti sulla schiena. Pochi mesi prima del video Roberto Berardi aveva mandato pure una lettera dove chiedeva aiuto e di non essere dimenticato.
Ecco la Lettera presa dal Corriere della Sera.
L'imprenditore scriveva: 'Temendo per la mia vita, scrivo nella speranza che qualcuno possa e voglia aiutarmi ad uscire da una situazione che mi vede protagonista e che mi ha portato, da incolpevole, ad essere detenuto nelle carceri della Repubblica di Guinea Equatoriale ormai da 4 mesi senza nessun capo d’accusa e senza prove a mio carico. Mi chiamo Roberto Berardi, ho 48 anni e ho passato metà della mia vita in Africa come imprenditore edile e costruttore strade. La mia famiglia sta tentando in ogni modo di coinvolgere gli organi preposti del Governo Italiano, fino ad ora senza risultati. Prego chiunque ne abbia la possibilità di aiutarmi a tornare nel mio Paese'.
Ora Roberto Berardi è libero e sta tornando in Italia.

La moglie felice di riabbracciare finalmente il marito racconta: 'Si chiude un periodo di sofferenza e angoscia per me e per i miei figli, ma il primo pensiero è per Roberto e le sue condizioni di salute, al telefono è felice ma molto provato. Temevo davvero che Roberto non uscisse vivo da quella prigione'.
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