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giovedì 2 luglio 2015

CRISI GRECIA TOH CHI SI RISENTE: MONTI E PRODI PREOCCUPATI TEMONO LA FINE DELL'EURO

Che la Grecia non sia la nostra Sarajevo così Romano Prodi si pronuncia sulla crisi economica greca, proprio lui che con il suo governo ha fatto entrare l'euro nelle tasche Italiane dicendo all'epoca che era necessario, ora l'ex Premier rafforza la sua idea sull'euro e dice: 'Bisogna evitare il peggio, anche la Prima Guerra Mondiale scoppiò per un piccolo incidente'. Forse una dichiarazione un tantino esagerata, ma questo è Prodi non lo conosciamo di certo ora.

Ecco la preoccupazione di Prodi nelle sue parole a Repubblica
'Comunque vada a finire il referendum, il danno di una uscita della Grecia dall’euro sarebbe troppo grande. Si troverà un compromesso. Se tutto il mondo, da Obama ai cinesi, continua a ripeterci che bisogna trovare un accordo, vuol dire che c’è il diffuso sentimento di una catastrofe imminente che occorre evitare ad ogni costo'. Continua Prodi: 'Atene non affonderà l’euro, perchè si farà un accordo. Ma il pericolo è reale. Proprio perchè la crisi è così piccola, un fallimento sarebbe clamoroso. Una istituzione che non riesce a governare un problema minuscolo come la Grecia che fiducia può dare sulla sua capacità di gestire un problema più grosso?. L’uscita della Grecia dall’euro non sarebbe tanto un danno economico, quanto un vulnus alla credibilità politica dell’Europa aggiunge, e purtroppo le istituzioni europee sono un pane cotto a metà' . Prodi lancia una stoccatina alla Cancelliera tedesca: 'Voglio vedere come Merkel, Juncker o Lagarde possono prendersi la responsabilità di lasciare la Grecia fuori dall’euro. Certo, l’irrazionalità
della Storia è sempre in agguato. Anche la Prima guerra mondiale scoppiò per un piccolo incidente. Ma voglio sperare che Atene non sia la nostra Sarajevo'.

Gli fa eco pure Monti, uno che va a braccetto con le banche e che ha messo più tasse lui in Italia che 4 governi diversi, anche se Renzi è sulla buona strada nell'imitarlo..
PRODI E MONTI TORNANO A PARLARE E LO FANNO SULLA CRISI GRECAIn un intervista rilasciata al Corriere della Sera Mario Monti si pronuncia così: 'Il negoziato continua. È in evoluzione ora per ora. La posizione del governo greco, per quanto disordinata, sta cambiando: Atene è disposta ad accettare più cose di prima. E nell’Eurogruppo c’è una vasta disponibilità a riprendere in esame il dossier', Continua dicendo: 'Tutti i sondaggi (lui che di sondaggi se ne intende..) indicano che il sì è in rimonta. E che la grande maggioranza dei greci, tra il 70 e l’80%, non vuole il ritorno alla dracma. Se la situazione è così complessa la responsabilità è di Atene molto più che di Bruxelles: dei governi degli ultimi decenni, e anche di Tsipras e Varoufakis'. Secondo Monti infatti: 'La troika non è esente da colpe e, afferma, non sono mai stato tanto convinto come ora di aver fatto bene a imporre all’Italia uno sforzo che ci ha evitato la troika che significa umiliazione e politica neocoloniale. Noi l’abbiamo evitata. La Merkel vince solo se tiene la Grecia dentro l’euro e favorisce l’accordo finale. Se invece si avesse la sensazione che la Merkel e Schaeuble non hanno voluto l’accordo, in Europa ci sarebbe una rivolta degli spiriti, un tumulto delle anime: uno scenario drammatico, per l’Europa e per la Germania'.

Io tra le opinionI espresse da Prodi e Monti chissà perchè continuo a credere a maggior ragione alle proposte di Tsipars



Fonte Il Giornale.

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