Esemplificando con una simulazione: se si percepisce un reddito lordo di 30 mila euro annui con un stipendio mensile di di 1.600 euro, scegliendo la pensione anticipata riceverebbe 1,527 euro rinunciando a 133 euro al mese.
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Probabilmente dovrebbero rifarsi i conteggi perché qualcosa non quadra, non sembra questo il prezzo da pagare per entrare in pensionamento anticipando di 4 anni, poi bisogna tener conto che se il gettone da pagare fosse superiore al 3% allora bisognerebbe rinunciare a 199 euro, con una decurtazione dello stipendio a euro 1.328 da 1.660; il governo attualmente è cauto ma questa proposta di Damiano e Baretta potrebbe essere presa in considerazione e analizzata dai tecnici del Tesoro e del ministero del Lavoro.
Ma a prescindere da ogni proposta fatta consideriamo una fatto importante, ma perché un lavoratore che ha pagato per una vita intera i suoi contributi dovrebbe rinunciare a denaro suo messo da parte per una vecchiaia che dovrebbe essere serena ma a quanto parte il governo fa di tutto e di più per rovinarla con penalizzazioni, decurtazioni ed altre diavolerie del genere, ma lo sa il Governo che sta parlando di denaro del cittadino? lo sa che non avrebbe diritto di toccare un solo euro di quei versamenti effettuati lavorando una notte intera come turnista o scavando gallerie o arrampicandosi sui muri per costruire case? lo sa che ciò che è stato risparmiato con i contributi di una vita intera di lavoro magari lontani dalla famiglia servono a chi se li è sudati?
Fonte: IlGiornale
Fonte: IlGiornale
non e' accettabile questa proposta a decurtare i soldi per andare prima i pensione.
RispondiEliminapurtroppo stanno proprio studiando la proposta di flessibilità in uscita con una decurtazione pari ad una piccola percentuale che non supera l'8% e che va a decrescere fino all'entrata ufficiale dei 66 anni ma comunque resta sempre una scelta personale del lavoratore. Cordiali saluti e grazie di seguirmi Ariella
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