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domenica 24 maggio 2015

MATTEO SALVINI VS MATTEO RENZI: SI ANNUNCIA CAMPAGNA ELETTORALE INCADESCENTE

Dire vinca il migliore non si può in quanto a decidere saranno gli elettori se elettori ci saranno con tutto quello che sta accadendo in Italia da un po' di tempo in qua e la fiducia negli esponenti politici che si avvicendano al governo  se andiamo per il sottile non ne esiste proprio, ma la campagna si annuncia incandescente fra Matteo Salvini e il premier Matteo Renzi con scambi di battute feroci, accuse e controaccuse che, secondo noi, nuocciono ad entrambi, forse se riuscissero a convincere gli elettori invece di litigare come due ragazzini dell'asilo probabilmente qualcosa in più otterrebbero.

Matteo Salvini a 'In 1/2 h' risponde a chi chiede se è pronto a dare battaglia a Renzi essendone lo sfidante: 'Se gli elettori andassero a votare e noi fossimo i secondi dopo Renzi, io ci sono, non mi tiro indietro' mentre Matteo Renzi, in una intervista al direttore del Secolo XIX, Cassinis, interloquisce con: 'Abbiamo bisogno di chi governa la Liguria, non di chi la scambia nel gioco delle figurine con il Veneto di Salvini o con il congresso del Pd' , scaramucce veramente infantili che lasciano il tempo che trovano anche perché ne ha per tutti il premier, che si trova per un intervento a La Spezia e sta spalleggiando Raffaella Paita sostenendola con 'Lella è una giovane donna, preparata e competente" scelta 'dagli elettori delle Primarie con un ampio margine. L'hanno scelta i liguri che sono andati ai gazebo. E la sceglieranno anche i liguri che andranno ai seggi'


BATTAGLIA ELETTORALE INCADESCENTE
MATTEO RENZI
Ma ne ha per tutti Renzi: si attacca nuovamente a Luca Pastorino, l'ex Pd candidato con Rete a Sinistra che gli rammenta: 'Bertinotti in formato 2.0, l'unica speranza per Forza Italia', poi è la volta della Cgil con la sfida: 'che non ha mai scioperato contro la Fornero e va in piazza a Genova a pochi giorni dalle elezioni' e alla fine non poteva mancare il contrattacco finale a Beppe Grillo, il quale: 'si limita a stare sui tetti in piazza, ma non vuole cambiare l'Italia". E se finisse davvero 4-3, ovvero con quattro Regioni al centrosinistra invece delle 7 che il Pd sognava di conquistare? "Per gli amanti del calcio - replica Renzi - il 4-3 evoca ricordi fantastici, con il piattone di Gianni Rivera e la Germania eliminata. Da quando sono segretario abbiamo recuperato quattro regioni alla destra: Piemonte, Sardegna, Calabria e Abruzzo, superato il 40% alle Europee, recuperato molte città.Fosse un 4-3 sarebbe comunque una vittoria per il Pd. Ma credo che andrà meglio".
Ma non canti troppo presto vittoria premier Renzi, passi falsi, bugiarderie e promesse mancate sono indelebili nella mente degli italiani, lo rammenti e il 31 maggio si vedrà la verità sempreché gli italiani decidano di votare!

Fonte: Ansa

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